Sulle tracce “del Genio” nei suoi luoghi natali 

Dove: Si “viaggia” da Vinci fino al Padule di Fucecchio 
Quando: Da maggio a ottobre
Cosa: Storia e natura

Per risolvere dubbi e fare scoperte, spinti dalla curiosità da quel fervore interno che ci “muove oltre”…come quel tumulto che ha accompagnato per tutta la vita Leonardo di ser da Vinci. Seguiamo quell’istinto e muoviamoci lungo un percorso emozionale ed immersivo, in questa natura semplice e per certi aspetti familiare, in queste colline verdi ricche di filari di vitigni e di olivi antichi. Arriviamo a Vinci, un borgo in cui l’occhio già vede il Genio attraverso la copia dell’Uomo Vitruviano che si erge nella piazzetta sotto il museo. Entriamo nella Torre Museo, immaginiamo di ascoltare l’antico rumore dei meccanismi delle invenzioni di questo grande maestro e poi usciamo nuovamente dalle mura  posando lo sguardo sulla natura circostante, la stessa dell’artista inventore e pittore che – nell’unico disegno datato arrivato a noi attraverso i secoli ed ora esposto nella Galleria degli Uffizi -raffigura il Mulino di Doccia a pochi passi da dove adesso ci troviamo.  

A pochi chilometri da Vinci si apre un’ampia zona paludosa anch’essa teatro dei grandi esperimenti di Leonardo. Si apre il Padule di Fucecchio. Ci mettiamo stivali di gomma e cappello per salire sui vecchi barchini guidati da ‘ barcaioli’ che ci accompagnano alla scoperta di un miscuglio di suoni e rumori di acqua smossa lentamente, di gracidii di rane e di una miriade di canti di uccelli, padroni di questa meraviglia naturale. Il barchino si muove lentamente per avere il tempo di poter fermare con la macchina fotografica un volo, una luce particolare, un riflesso sull’acqua e lo sguardo di chi ci guida. Si diventa noi stessi esperienza presente pensando a chi ha nei secoli studiato e salvaguardato tutto questo. 

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